Sfide Cyber OT per le Strutture di Acqua e Acque Reflue in Italia
In Italia, una vasta rete di oltre 18.000 impianti di trattamento delle acque reflue e numerosi sistemi pubblici di approvvigionamento idrico supportano la salute e la sicurezza nazionale. Queste infrastrutture critiche forniscono acqua potabile a oltre il 90% della popolazione e gestiscono le acque reflue per circa 75 milioni di persone. Tuttavia, rimangono sfide significative, tra cui infrastrutture obsolete e perdite idriche che ammontano a quasi il 42%, evidenziando la necessità urgente di modernizzazione e misure di sicurezza rafforzate.
Recenti Attacchi Informatici alle Strutture Idriche e di Acque Reflue in Italia
Alto Calore Servizi, Italia meridionale (Maggio 2023):
- Popolazione interessata: Oltre 500.000 residenti in 125 comuni
- Dettagli dell’attacco: Il gruppo ransomware Medusa ha attaccato i sistemi IT del fornitore d’acqua, rendendoli inutilizzabili. Gli hacker hanno affermato di aver rubato dati sensibili, inclusi i registri dei clienti e dettagli sull’infrastruttura.
- Conseguenze: Sebbene la distribuzione dell’acqua non sia stata direttamente influenzata, l’azienda non ha potuto svolgere operazioni che richiedevano l’uso del database. Gli aggressori hanno chiesto un riscatto minacciando di esporre pubblicamente i dati rubati.
- Impatto più ampio: Questo attacco ha messo in luce i crescenti rischi per le utility pubbliche in Italia, in particolare quelle che gestiscono infrastrutture idriche critiche, evidenziando la necessità di misure di sicurezza informatica più forti nel settore.
Acquedotto Pugliese, Regione Puglia (Giugno 2023) :
- Popolazione interessata: Oltre 4 milioni di abitanti in diverse province.
- Dettagli dell’attacco: Il gruppo ransomware LockBit ha colpito i sistemi informatici dell’Acquedotto Pugliese, compromettendo dati sensibili, tra cui informazioni sui clienti e contratti. L’attacco ha causato disagi nei servizi di gestione delle acque reflue e nella distribuzione di acqua potabile in alcune aree.
- Conseguenze: Sebbene la fornitura di acqua non sia stata interrotta, l’attacco ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture critiche di fronte alle minacce informatiche. I dati rubati includevano anche informazioni sulla gestione delle condutture e documenti strategici, portando a discussioni su come migliorare le misure di sicurezza informatica.
- Impatto più ampio: Questo incidente evidenzia le sfide persistenti per le infrastrutture italiane nel proteggere i loro sistemi da cyberattacchi sempre più sofisticati.
Principali Sfide Cyber per le Strutture di Trattamento delle Acque in Italia
Secondo vari rapporti sulla sicurezza informatica e agenzie nazionali come l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), i sistemi idrici e di trattamento delle acque reflue in Italia affrontano una crescente gamma di minacce informatiche sofisticate. Queste minacce colpiscono sia le infrastrutture IT che i sistemi di tecnologia operativa (OT), cruciali per la gestione e distribuzione dell’acqua potabile e per il trattamento delle acque reflue. Le principali sfide includono:
- Attacchi di Spearphishing: Lo spearphishing rimane una tattica importante utilizzata dai criminali informatici per violare le reti nelle infrastrutture critiche. Nel settore idrico, gli aggressori utilizzano spesso email ingannevoli contenenti link o allegati malevoli per ottenere accesso non autorizzato.
- Sfruttamento delle Tecnologie di Accesso Remoto: L’aumento delle operazioni remote nelle infrastrutture italiane, incluse le strutture idriche, ha esposto vulnerabilità in strumenti come il Remote Desktop Protocol (RDP). Gli hacker sfruttano spesso queste debolezze per infiltrarsi nelle reti OT, interrompendo sia gli ambienti IT che OT.
- Utilizzo di Software Obsoleti e Sistemi Non Supportati: Molti impianti di trattamento delle acque in Italia continuano a utilizzare software obsoleti a causa di limitazioni di bilancio. Questi sistemi, non più aggiornati, sono più suscettibili agli attacchi che sfruttano vulnerabilità note, rendendoli un obiettivo primario per i criminali informatici.
- Dispositivi di Controllo Vulnerabili: I sistemi di controllo negli impianti di trattamento delle acque, inclusi i sistemi SCADA, spesso soffrono di firmware obsoleti o non aggiornati. Queste vulnerabilità possono permettere agli aggressori di ottenere il controllo non autorizzato dei processi critici, provocando interruzioni operative.
- Minacce Interne e Ransomware: Le minacce interne — che si tratti di dipendenti malintenzionati o di errori involontari — rappresentano un rischio significativo per le strutture di trattamento delle acque. Inoltre, gli attacchi ransomware sono diventati una preoccupazione rilevante in tutta Italia, con diverse amministrazioni comunali che sono state prese di mira negli ultimi anni.
Raccomandazioni per Migliorare la Sicurezza Informatica nelle Strutture Idriche
Per affrontare queste sfide, è essenziale che gli impianti di trattamento delle acque italiani implementino misure di sicurezza informatica solide. Queste includono:
- Aggiornare e applicare regolarmente patch a tutti i software e sistemi di controllo.
- Implementare l’autenticazione a più fattori (MFA) per l’accesso remoto ai sistemi critici.
- Condurre regolarmente corsi di formazione sulla sicurezza informatica per ridurre il rischio di minacce interne.
- Utilizzare la segmentazione della rete per limitare l’accesso ai sistemi sensibili e ridurre l’impatto di eventuali violazioni.
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